L’UE raggiunge un accordo storico sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale

L’UE raggiunge un accordo storico sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale (Foto: Freepik)

L’Unione Europea (UE) ha raggiunto venerdì scorso (8), dopo 37 ore di negoziati tra il Parlamento Europeo e gli Stati membri dell’UE, un accordo per le prime leggi globali al mondo per regolamentare l’intelligenza artificiale.

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Thierry Breton, il commissario europeo responsabile di un insieme di leggi in Europa che regoleranno anche i social network e i motori di ricerca, coprendo giganti come X, TikTok e Google, ha descritto l’accordo come “storico”.

L’accordo pone l’UE davanti agli Stati Uniti, alla Cina e al Regno Unito nella corsa per regolamentare l’intelligenza artificiale e proteggere il pubblico dai rischi, tra cui potenziali minacce alla vita che molti temono siano associati allo sviluppo rapido della tecnologia.

Prima di diventare legge, la legislazione deve ancora attraversare alcune fasi finali. Tuttavia, l’accordo politico significa che ne sono stati definiti gli aspetti principali.

La base dell’accordo è un sistema graduato basato sul rischio, in cui il livello più alto di regolamentazione si applica alle macchine che rappresentano il maggiore rischio per la salute, la sicurezza e i diritti umani.

La categoria di rischio più elevato è ora definita dal numero di transazioni informatiche necessarie per addestrare la macchina, note come “operazioni in virgola mobile al secondo” (Flops). Il GPT-4 è l’unico modello che rientrerebbe in questa nuova definizione.

Il livello inferiore di regolamentazione impone comunque obblighi significativi ai servizi di intelligenza artificiale, tra cui regole di base sulla divulgazione dei dati utilizzati per insegnare alla macchina a fare qualsiasi cosa, dalla scrittura di un articolo di giornale alla diagnosi del cancro.

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